Shiatsu e Salutogenesi
La salutogenesi sarà il tema di questa ottava edizione della Settimana Nazionale dello Shiatsu che si svolgerà come ogni anno dal 18 al 25 settembre. Quello che segue è l’estratto di un interessante articolo di Giuseppe Montanini, operatore e insegnante shiatsu presso la scuola Igea di Roma.
“Nell’ambito della cura, da molti anni ormai (almeno 70), si è proposto il paradigma della salutogenesi, cioè dei fattori che generano salute. Oggi in particolare si pone l’accento su un continuum di cura che comprende in sé sia i processi patogenetici che quelli salutogenetici. Secondo questa visione, nella cura devono intervenire sia professionisti sanitari che contrastano specificamente i processi degenerativi, patologici e inabilitanti, sia i professionisti che favoriscono i processi ricostruttivi, rigenerativi e adattativi, ossia salutogenetici.
La persona in cura non può essere solo un soggetto passivo, destinatari degli interventi delle figure sanitarie specialiste in patogenesi, ma deve diventare protagonista della cura, assistito sostenuto dall’opera degli specialisti della salutogenesi.
Le parole usate dei medici, sociologi, antropologi e psicologi che studiano e operano in questo ambito di cura sono ad esempio “engagement” – il paziente deve essere ingaggiato per diventare attore nel processo di cura, “empowerment”, co-produzione dei processi di cura, “cura di sé”, “osservazione di sé” – tutte parole che rimandano all’esigenza che il paziente – persona in cura venga stimolato ad acquisire consapevolezza di sé, ad avere il controllo sulle proprie scelte, decisioni e azioni, ad osservarsi e a prendersi cura di sé per forzare il suo potenziale di salute e la sua “resilienza”.”